POLISTENA

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Estratto a cura di Carmelo PULEIO (riproduzione vietata) dalla sua pubblicazione :
P O L I S T E N A

il mio paese…la sua gente

 

Se si è alla ricerca di un luogo dove l’arte e la cultura, nei secoli, è stata sempre di casa, dove la nobiltà di discendenza di una linda cittadina si legge nelle sue pietre e nei suoi monumenti, dove i tesori si schiudono a sorpresa, come in uno scrigno, dietro una porta o in un vicolo, allora questo è, sicuramente, Polistena ed il suo territorio.
La ricchezza, la varietà, l'originalità, il colore, la luminosità, la spettacolarità, la storia di questa terra, sono il giusto appagamento per chi ha sete di cultura, di arte, di monumenti, di tradizioni, di emozioni e vuole ripercorrere le più importanti tappe del cammino dell'uomo.
L'area Polistenese ha da sempre rappresentato il tramite tra la pianura e le vicine zone collinari, nonché istmo tra il mare jonio ed il tirreno, ed è stata per questo un passaggio obbligato di uomini, merci e culture, ma anche culla e patria di geni che hanno dato lustro alla storia dell'umanità. Personaggi come i Jerace, i Morani, il Renda, il Parlato, i Valensise, i Milano, il Marafioti, e tanti altri, hanno fatto di questi luoghi terre famose e privilegiate in tutto il mondo.
Il territorio adagiato tra la pianura ed i primi rilievi collinari, è stato da sempre scelto come luogo privilegiato di transito e di stanziamento.
Sicuramente la superficie non è consona alla cittadina che conta 12.000 abitanti circa, ne tanto meno per la sua attività strategica nell’interland dei paesi viciniori, infatti, la sua area è di soli 11 Kmq.
Situata nel cuore della piana di Gioia Tauro, tra Medma o Mesma , Matauros o Metauros e la Locroi Ephizephiroi , giace su un altopiano di 276 Mt sul livello del mare, per certi aspetti il suo territorio è da considerarlo in parte un terrazzo sul mare che ha vista da Capo Vaticano al Monte S. Elia di Palmi, per altri aspetti, un piccolissimo promontorio nella piana dove si possono ammirare tutti i paese pedemontani viciniori.San Giorgio Morgeto, Cittanova, , Giffone ecc.
Visitare l'area Polistenese è una piacevole e sorprendente scoperta da "gustare" un po' alla volta, sia per chi ama l'arte, la storia, la cultura, ma anche per chi ama il folclore, le tradizioni, il colore e la natura.
L'antichissima Festa della Patrona Santa Marina, il maestoso e spettacolare evento dedicato a S. Rocco, è l'apice della spettacolarità, della teatralità e del colore di questa gente, che s'infonde anche in altre antiche e nuove tradizioni come il carnevale Polistenese, i rituali della Pasqua, i Presepi della Comunità Luigi Monti. Ultima, ma non per importanza, è la rigogliosa natura che sopravvive agli attacchi dei tempi moderni e degli uomini.
Subito dopo il terremoto del 1783 fu ricostruita leggermente più a nord ed a poca distanza del luogo del disastro, il Piano Urbanistico venne progettato dall’Architetto Napoletano Pompeo Schiantarelli che con particolare adattamento, tracciava le vie dell’attuale centro storico, la localizzazione dei Palazzotti, la tipologia delle costruzioni e delle case d’abitazione, infatti, si presentano ancora oggi perfettamente ordinate e si dispongono dalla zona alta verso quella bassa del paese con una linearità tipologica quasi uniforme; le differenze: sono i dominanti palazzotti nobili del paese, con i suoi adornati portali in pietra granitica realizzati e scolpiti da maestranze locali con delle maschere apotropaiche contro il male e la jettatura i portali sono sormontati da splendidi balconi in ferro battuto.
Per via del territorio di modeste dimensioni, il suo sviluppo viene ridimensionato da una vocazione prettamente agricola che contrariamente, contraddistingue i rimanenti paesi confinanti che ricadono nella piana di Rosarno.

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Tav. XXVIII. Polistina nascente
(Arch. POMPEO SCHIANTARELLI )
La cittadina ha sviluppato, una discreta rete commerciale che negli ultimi anni ha avuto un momento di stasi. Infatti, nella contrada Russo da anni un vasto appezzamento di terreno coltivato ad uliveto, è stato trasformato per ospitare delle infrastrutture industriali, numerose sono le realizzazioni di piccole fabbriche manifatturiere per la lavorazione del legno , apprezzabili anche le numerose iniziative di piccole aziende agricole che hanno modificato il proprio appezzamento di terreno realizzando delle serre per la coltivazione di primizie alimentari, vivai apicoltura ecc.
Da notare che negli anni 90 diversi Istituti bancari hanno aperto nella nostra cittadina, i loro sportelli, numerose sono le Scuole d’ogni ordine e grado che rappresentano un punto di riferimento per tutti i paesi della piana, l’occupazione è prevalentemente con salario fisso occupazionale del tipo impiegati o lavoratori della Pubblica Amministrazione vedi Ospedale, Comune, Posta, Ufficio Entrate, Inps ed altri Istituti…

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Fessura profonda vicino a Polistena causata dal terremoto del 1783 da LYELL (1834)
Le Contrade cittadine:
Le Contrade cittadine che occupano il territorio Comunale sono 73 e per la maggior parte ricoprono un cognome tipico locale, appartenente ad un proprietario terriero o un sito specifico o un soprannome
Alessi, Baldassare, Barlette, Belà, Calù, Carranza, Celano, Cinnarella, Coccinella, Contura, Giuseppe, San Martino, San Rocco, Santa Caterina, Santa Domenica, Santa Maria La Vecchia, S. Rocco, Saponaro, Saettone, Sbaratto, Scarpaio, Sgradi, Sigilli, Tornese, Torre, Uliveto vecchio, Vacale , Vasalicò , Vignali, Villa, Violelle, Vittoria.
I Confini territoriali:
Il Comune di Polistena, confina con 5 paesi: ad Ovest con la cittadina di Melicucco, a Nord – Ovest con Anoia, a Nord con Cinquefrondi, ad Est San Giorgio Morgeto, ed a Sud – Est con Cittanova.

 

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